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ANNO GIUBILARE, presentazione con fr. Semeraro

E’ stato presentato ieri, presso il Chiostro delle Clarisse, il calendario eventi per l'Anno Giubilare a Noci.

Il lavoro è frutto della sinergica collaborazione di autorità civili e religiose. “L'obiettivo” ha spiegato l'arciprete Don Peppino Cito “è condurre il paese verso un pellegrinaggio ideale. Un ritorno alla sorgente che si realizzerà lungo tre precise direttive. Un primo momento è quello del pellegrinaggio. Già ieri numerosi fedeli hanno fatto tappa alla Chiesa della Madonna della Croce, si procederà, di seguito, alla Cattedrale di Conversano e Monopoli. Secondo momento prevede occasioni di formazione teologica; l’ultima, sarà curata direttamente dal vescovo. Infine, per il terzo punto: metteremo in atto dei segni tangibili di presenza sul territorio”.

Uno di questi è la realizzazione di una casa di accoglienza, che partirà a breve, destinata ai più bisognosi. La struttura garantirà servizi di primaria necessità ed assistenza: “siamo molto fiduciosi e positivi, ritornare alle origini significherà soprattutto riappropriarsi della propria identità cristiana” ha osservato il sindaco Nisi.

La seconda parte della serata ha visto l’intervento di fr. MichaelDavide Semeraro della Koinonia de la Visitation di Rhemes-Notre-Dame. Nella prolusione del benedettino, la sofferenza come esperienza di vita. “Dopo la sofferenza, l’individuo non è mai come prima, o peggiora o migliora” ha asserito fr. Semeraro aggiungendo “non ci può e non ci deve lasciare indifferenti”. Il frate ha analizzato l’icona mariana della Croce e più, in generale, il concetto di Maria madre di Dio: “prima che essere la nostra icona, Maria è un archetipo antropologico, simbolo della maternità”.  In questo senso, a suo parere, grande valore acquista la donna che allatta al seno il suo bambino poiché lo ha messo in vita e continua a tenerlo attraverso sé stessa.

Un argomento di riflessione comune ha riguardato la cultura dell’”ottimismo forzato”. Una logica errata alla quale i genitori sono soliti educare i propri bambini. ”Secondo questa teoria" continua fr. Semeraro “la vita è rosea e può solo migliorarsi. Non esistono battute d'arresto o negatività. Insegnare questo ai propri figli significa lasciarli spauriti alla mercé del mondo, in preda a preconcetti ed illusioni inevitabilmente vacillanti ed inconsistenti. Non esiste positivo o negativo; esiste una realtà che si rinnova ed orienta consapevolmente verso il vero”.

La lezione ha suscitato grande interesse nel pubblico in sala che a conclusione ha voluto esprimere unanime, con un lungo applauso, la propria gratitudine verso le parole di padre Semeraro.

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